| 
  • If you are citizen of an European Union member nation, you may not use this service unless you are at least 16 years old.

  • You already know Dokkio is an AI-powered assistant to organize & manage your digital files & messages. Very soon, Dokkio will support Outlook as well as One Drive. Check it out today!

View
 

RAV1

Page history last edited by andrea 15 years, 2 months ago

La riflessione odierna trae spunto da un articolo apparso sul Corriere della Sera del 5.12.2008

 

“Aziende e neolaureati

 

Parte il nuovo Job meeting”

 

 

In realtà, non è stato QUESTO articolo, a sollecitare la riflessione, ma la serie piuttosto corposa che da ormai diversi mesi (almeno da ottobre), ed ormai da diversi anni, vede lo svolgimento di innumerevoli iniziative commerciali finalizzate allo ’sfruttamento’ del ‘mercato’ dei laureati in cerca di lavoro.

 

Organizzazioni, molto spesso legate a gruppi editoriali, più o meno grandi, organizzano in tutta Italia, spesso assieme a blasonate Università: convegni, incontri, saloni, fiere etc… finalizzate, a loro dire, all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro!!!

 

Le aziende partecipanti in genere sono, grandi imprese e multinazionali, che dall’alto del loro nome affascinano i giovani inesperti e speranzosi.

 

Guardandole con occhi più ‘maliziosi’, queste manifestazioni sembrano ricordare l’odore delle “Fiere dell’Est…” dove tra mercanti, maghi ed incantatori, c’erano pochi (mercanti) che facevano affari, e tanti (avventori) che gli affari li facevano fare.

 

         Purtroppo questo è il potere dei mezzi di comunicazione di fronte all’impotenza/incapacità di un sistema pubblico di avvicinare realmente e realisticamente, i neo-lavoratori (di cui i laureati non sono che la parte più ‘ricca’) al mondo del lavoro.

 

Nessuno conta i partecipanti, quelli che ‘offrono lavoro’, magari verificando che sono sempre i ‘soliti noti’, né, tanto meno, ne verifica il tipo di contrattualistica con la quale ‘assumono’ ed il corrispondente ritorno economico che traggono dall’ esecuzione delle attività svolte da parte dei neo-assunti.

 

Nessuno confronta il numero di posti di lavoro creati da questi soliti ‘quattro gatti’, con il numero complessivo di coloro che cercano lavoro e con i posti creati da tutti gli altri milioni di medie, piccole e piccolissime aziende, che molto spesso non conoscono o non sanno come usufruire delle opportunità contrattuali o di altro genere per avviare i giovani al lavoro!

 

O meglio, se qualcuno lo fa, si guarda bene dal dirlo, o, meglio ancora, dal dirlo facendosi capire!

 

Chi si avvia nella ricerca del lavoro li faccia questi conti; chi opera nel settore, li renda pubblici. Solo così potrà essere contrastata l’informazione ‘dominante’. Questi comportamenti avrebbero un valore non solo per i diretti interessati che ne beneficerebbero per primi; non solo per le tante imprese che non riescono ad accrescere il loro livello tecnico e di cultura aziendale; ma per tutta la nostra Società.

 

Società che trarrebbe slancio e spinta vitale dalle nuove energie immesse con freschezza e velocità riducendo drasticamente ‘tempi morti’ e ‘delusioni’ (queste forse più deleterie delle perdite di tempo…) che, purtroppo, nella maggior parte dei casi, accompagnano i nuovi ingressi nel ‘mondo del lavoro’. Senza distorsioni informative  si aumenterebbe l’efficienza di un mercato del lavoro che spesso poggia ancora su stantii luoghi comuni contribuendo, anche così a rivitalizzare, un paese sonnolento ed addormentato.

 

Alberto Colaiacomo

 

Comments (0)

You don't have permission to comment on this page.